
Compararazione dei manoscritti del Kitāb inšā’ al-dawā’ir
Author(s) -
Maurizio Marconi
Publication year - 2018
Publication title -
el azufre rojo
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
eISSN - 2341-1678
pISSN - 2341-1368
DOI - 10.6018/azufre.332361
Subject(s) - humanities , philosophy , art , physics
Continuazione della edizione Kitāb inšā’ al-dawā’ir.Tabella confrontando il Il più antico manoscritto Manissa (conservato presso la biblioteca di Manissa in Turchia, risale all’anno 655 dall’Egira, quindici anni dopo la morte dell’autore, ed è stato redatto da Muḥammad ibn ʿAbd al-Ḫāliq al-Anṣārī direttamente dalla copia autografa che era in possesso di al-Ḥabašī) con altri tre manoscritti “storici” del libro: il manoscritto Veliyuddīn 1686, scritto a Qunya nell’anno 667 dall’Egira, da un discepolo di Ṣadruddīn al-Qunawī; il manoscritto University A4408, scritto nell’anno 748 dall’Egira, che contiene però solo alcuni estratti tratti da un originale; ed il manoscritto Bayazid 3750, copiato ad Aleppo nell’anno 782 dall’Egira da un originale. E comparando con l’edizione di H.S. Nyberg del 1919 3, ripresapoi da P. Fenton e M. Gloton nel 1996 4, si basa essenzialmente su un manoscritto conservato a Uppsala e redatto nell’anno 770 dall’Egira e su cinque manoscritti conservati a Berlino e redatti in epoche successive; ma che si basa su manoscritti spesso tardivi e, per sua stessa ammissione, pieni di errori, si riscontrano più di ottanta differenze, alcune delle qualicambiano diametralmente il senso del testo.