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Maria, madre di Cristo, e altri madri presenti nell'arte funeraria paleocristian
Author(s) -
Agneta Ahlqvist
Publication year - 2017
Publication title -
acta ad archaeologiam et artium historiam pertinentia
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
SCImago Journal Rank - 0.101
H-Index - 3
eISSN - 2611-3686
pISSN - 0065-0900
DOI - 10.5617/acta.5529
Subject(s) - humanities , art
Le prime scene nell’arte funeraria paleocristiana che comprendono la figura della Vergine sono “La Natività di Gesù” e “L’Adorazione dei magi”. Raccontano episodi della storia d’infanzia di Gesù e appaiono a partire dal quarto secolo. La scena “Mater Christi con Bambino in grembo”, solenne, rappresentativa e soprattutto narrativa, non appare nelle catacombe prima del sesto secolo. Le prime figure erroneamente identificate come Maria Vergine, datate al terzo-quarto secolo, sono semplicemente raffigurazioni di donne defunte, madri e/o mogli, seppellite nelle tombe. In concordanza con la consuetudine di commemorare il defunto tramite vari episodi del suo iter terrestre fu ricordata anche la maternità, prima nel mondo pagano e poi in quello cristiano. L’iconografia funeraria paleocristiana non si basa in questo caso sul repertorio iconografico della Chiesa ma più largamente sulla diffusissima tradizione iconografica greco-romana. Non c’era bisogno questa volta di attendere la diffusione di un motivo prescritto dalla Chiesa.

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