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Da “Eros e civiltà” a “Eros in agonia”. Teoria critica del Selfie
Author(s) -
Irene Strazzeri
Publication year - 2017
Publication title -
nómadas
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
ISSN - 1578-6730
DOI - 10.5209/noma.53542
Subject(s) - dialectic , passions , criticism , opposition (politics) , civilization , critical theory , power (physics) , sociology , epistemology , philosophy , psychoanalysis , aesthetics , politics , law , political science , psychology , physics , quantum mechanics
The article begins with Eros and Civilization by Herbert Marcuse and provides a reflection that underlie the route, focusing, in particular, dialectic of repression, questioning the extent to which it determines and disfigures relationships between domain of desire and freedom. The article analyzes mechanisms of neutralization of revolutionary demands arising from instinctual drives through "integration" and "containment" of traditionally critical elements and opposition to capitalist world. Capitalistic man is, in fact, is integrated in this a type of society, characterized by what Marcuse called <> that eliminates critical thinking and always prevailing over conformism, indifference, acceptance of "false needs". In the end is examined the criticism to philosophical and sociological reflections of Marcuse on desire, especially that referred to neoliberal dogma of Foucault and recent interesting analysis of Byung-Chul Han, , while recognizing control of passions, impulses and principle of performance as tmain tools through which tames power manipulates force of Eros liberation, it concludes that revolution as erotic desire is no longer possible.L'articolo prende le mosse da Eros e civiltà di Herbert Marcuse e fornisce una riflessione che ne attualizza l’itinerario di fondo, focalizzando, in particolar modo, la dialettica tra repressione e istinto di morte, e interrogando la misura in cui essa determina e sfigura i rapporti tra il dominio del desiderio e la libertà. L’articolo analizza i meccanismi di assorbimento e neutralizzazione delle istanze rivoluzionarie derivanti dalle spinte pulsionali attraverso l’ “integrazione” e il “contenimento” di tutti gli elementi tradizionalmente critici e di opposizione alla visione del mondo capitalistica. L'Uomo ad una dimensione, è infatti l’uomo integrato in questo tipo di società, caratterizzata da quella che Marcuse chiama una ‹‹tolleranza repressiva››, che elimina il pensiero critico e fa prevalere sempre di più il conformismo, l’indifferenza, l’accettazione di “falsi bisogni”. In fine è esaminata la critica alla riflessione filosofica e sociologica di Marcuse sul desiderio, soprattutto in riferimento al dogma neoliberale di Foucault e alla recente interessante analisi di Byung-Chul Han che, con un felice calambour, nel saggio intitolato “Eros in agonia”, pur riconoscendo nel controllo delle passioni e delle pulsioni e nel principio di prestazione gli strumenti principali, attraverso i quali il potere addomestica e manipola la forza liberatoria dell'Eros, perviene alla conclusione che la rivoluzione come desiderio erotico non è più possibile