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Osservazioni sul soggetto espletivo tra fiorentino del Due-Trecento, antico francese e volgari dell’Italia Settentrionale.
Author(s) -
Massimo Vai
Publication year - 2019
Publication title -
cuadernos de filología italiana
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
eISSN - 1698-0832
pISSN - 1133-9527
DOI - 10.5209/cfit.57387
Subject(s) - humanities , art
Il soggetto espletivo caratterizza la sintassi dell’italiano antico, dell’antico fracese e dell’antico provenzale. Se ne trovano numerosi esempi anche nei volgari medievali dell’Italia Settentrionale. Dal momento che le lingue romanze sono continuazione di una lingua pro-drop, il latino, non stupisce di trovare fasi pro-drop nelle più antiche testimonianze delle stesse. Tuttavia, la non obbligatorietà del pronome soggetto espresso si organizza diversamente nelle varietà medievali, che manifestano una sintassi caratterizzata da pro-drop asimmetrico: comportamento pro-drop per le proposizioni principali, rispetto a una spiccata tendenza alla presenza del pronome soggetto nelle frasi subordinate. Questo fenomeno sembra collegato a una sintassi V2: il verbo si muove nella periferia (CP) e legittima un soggetto nullo. Il movimento a CP non è possibile o comunque molto limitato nelle dipendenti (CP è occupato dai subordinatori) e il soggetto deve essere espresso con un pronome. È con questa sintassi che si intreccia la storia del pronome soggetto espletivo in antico francese, anatico provenzale, italiano antico e volgari medievali dell’Italia settentrionale. La struttura V2 è indipendente dal carattere pro-drop della lingua, ma il soggetto obbligatorio mostra più chiaramente il fenomeno V2. Parole chiave: soggetto espletivo; Verb Second; pro-drop asimmetrico; periferia sinistra della frase; sintassi delle lingue romanze medievali.

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