
Le principali funzioni dell'aoristo serbocroato e del passato remoto italiano (Contributo a uno studio comparativo)
Author(s) -
Momčilo D. Savić
Publication year - 1965
Publication title -
linguistica
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
SCImago Journal Rank - 0.134
H-Index - 1
eISSN - 2350-420X
pISSN - 0024-3922
DOI - 10.4312/linguistica.7.1.65-76
Subject(s) - humanities , philosophy , art
Chi traduce dal serbocroato in italiano, o viceversa, resta qualche volta in sospeo trovandosi davanti a un aoristo, al pređašnje svršeno vreme, come lo chiamano le gnimrhatiche della lingua serbocroata. Le difficolta che appaiono in questa caso sono legate in parte anche al termimi di »aoristo«, che gli stranieri danno a questa tempo italiano', sebbene gl'Italiani gli abbiano riservato - il più spesso con malta ragione (almeno trattandosi della lingua letteraria contemporanea) - il loro termine di »passato remota«. In sostanza, fra le funzioni principali della nostra forma verbale e di quella italiana a cui viene attribuito lo stesso appellativo c'è una grande differenza che, però non è sempre evidente a prima vista, cosa che esige una discussione più approfondita. Non vogliamo trattenerci, qui, su ogni singola applicazione di questi tempi nelle due lingue (pour dovendo indicarne, talvolta, alcune nel corso dell'esposi zione), ma alla lora funzione ·principale. Funzioni che nel serbocroato e nel l'italiano si oppongono l'una all'altra.