
L’efficacia della corretta informazione e la sua incidenza nella compliace del paziente. Studio di coorte nella S.S. di Emodinamica dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria
Author(s) -
Giannantonio Bottino,
E. Jongari
Publication year - 2015
Publication title -
working paper of public health
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
ISSN - 2279-9761
DOI - 10.4081/wpph.2015.6698
Subject(s) - humanities , physics , philosophy
Background: Le procedure invasive diagnostiche e terapeutiche possono essere fonte di dolore e disagio fisico ed emotivo. L'ansia e il disconfort rappresenta un problema infermieristico prioritario nel paziente in attesa di procedure invasive,incidendo sul suo percorso clinico. E’ in questa situazione stressante che l’infermiere si propone come la figura più adatta per valutare e trattare l’ansia e per migliorare l’esperienza ospedaliera degli assistiti, garantendo un ambiente tranquillo e rassicurante e attuare un adeguato approccio terapeutico. Il rilassamento infatti, riduce la tensione muscolare, diminuisce la frequenza cardiaca, può migliorare il volume di eiezione e rafforza il senso di controllo del paziente sul dolore. Obiettivo: L’obbiettivo di questa tesi è quello di rilevare quanto l’informazione data alla persona, che si sottopone a procedura diagnostica e/o terapeutica migliori il livello di ansia e la compliance dell’assistito stesso. La tesi vuole focalizzarsi sulla gestione e sulla presenza di ansia pre-procedura, e dimostrare come la gestione di questo aspetto, attraverso una buona valutazione e un'adeguata informazione possa favorevolmente incidere sulla qualità della procedura stessa e su un adeguata compliance intra e post procedurale. Metodologia: In questo studio vengono confrontati secondo random due gruppi di utenti. Al primo gruppo sono state fornite informazioni precise e complete sull’iter della procedura a cui verranno sottoposti; mentre al secondo gruppo sono state date solo informazioni sommarie, non complete. Verrà studiata poi, la compliace dei due gruppi, determinando le maggiori differenze tra i comportamenti. Lo studio è stato condotto tramite l’utilizzo del questionario APAIS in cui si valutano l’ansia riguardo l’anestesia e l’intervento invasivo, nonché la combinazione finale delle stesse. Contemporaneamente alla somministrazione del questionario sono state anche rilevate le frequenze cardiache e le frequenze respiratorie ai pazienti. Infine, attraverso un'intervista post-procedura verrà somministrata una griglia costruita ad hoc con le principali paure o disagi provati dagli assistiti durante la procedura invasiva, e una scala numerica Numeric Rating Scale (NRS) per stimare il maggior livello di dolore e disagio percepito durante la procedura. Il periodo dello studio è compreso tra marzo e settembre 2014. Risultati: Nel confronto tra i pazienti informati prima e dopo il trattamento si nota una diminuzione di circa 4 punti, poiché da 12,88 il livello d'ansia dei pazienti dopo l'informazione diminuisce a 8,92. Confrontando i valori dei pazienti informati, si può notare una diminuzione significativa del fabbisogno di informazione tra prima e dopo il trattamento definendo un valore medio attorno a 2, rispetto al valore 8,6 pretrattamento. Nel gruppo dei pazienti informati, si nota che la media della frequenza cardiaca e respiratoria è inferiore rispetto al gruppo dei pazienti non informati, stando a significare che i pazienti informati erano più tranquilli nel momento in cui andavano a sottoporsi alla procedura, rispetto all'altro gruppo. Conclusioni: I dati dello studio, seppure con alcuni limiti legati allo strumento e alla metodologia, dimostrano che fornire informazioni adeguate ed esaurienti ai pazienti prima di una qualsiasi procedura incide notevolmente sul livello di ansia da essi percepito. Inoltre si può notare dallo studio che tutti i pazienti, sia quelli appartenenti al gruppo informato che quelli appartenenti al gruppo non informato presentano un fabbisogno di informazione elevato.