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Studio epidemiologico, mediante l’uso di Internet, sulle resistenze “in vitro” di ceppi di Streptococcus pyogenes ai macrolidi e alla clindamicina.Anni 2001 e 2002
Author(s) -
Gruppo di Studio Italiano Progetto Gispneumo
Publication year - 2003
Publication title -
microbiologia medica
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
eISSN - 2280-6423
pISSN - 1120-0146
DOI - 10.4081/mm.2003.3037
Subject(s) - streptococcus pyogenes , humanities , microbiology and biotechnology , physics , biology , philosophy , genetics , bacteria , staphylococcus aureus
Il progetto Gispneumo si propone di valutare sul territorio Italiano l’epidemiologia delle resistenze dei principali patogeni respiratori nei confronti degli antibiotici di più frequente utilizzo. Per quanto concerne il monitoraggio delle resistenze dello S. pyogenes, nell’anno 2001 e 2002 hanno partecipato al progetto rispettivamente 73 e 70 Laboratori di Microbiologia clinica. Sono stati isolati da materiale biologico 7324 ceppi di S. pyogenes nel 2001 e 6040 nel 2002 e ne è stata valutata la sensibilità ad eritromicina, claritromicina, azitromicina, rokitamicina e clindamicina. Mentre la percentuale dei ceppi resistenti ad eritromicina, claritromicina ed azitromicina si attestava attorno al 28 %, per rokitamicina, macrolide a 16 atomi, è risultata del 4,2 % nel 2001 e del 4,9 % nel 2002. La resistenza a clindamicina è stata del 12,1 % nel 2001 e del 10,7 % nel 2002. Le resistenze di S. pyogenes verso i macrolidi e clindamicina erano distribuite in modo non uniforme sul territorio nazionale. Per tutti gli antibiotici considerati è stata notata dal 1999 al 2001 una diminuzione delle percentuali di resistenza. Rokitamicina ha confermato di essere attiva su quasi tutti i ceppi di S. pyogenes superando, a differenza degli altri macrolidi a 14 e 15 atomi, le resistenze mediate dai geni mef A e di una parte di quelle mediate dai geni erm B o erm TR. Pertanto è auspicabile l’inserimento costante di rokitamicina nelle prove di sensibilità “in vitro” di S. pyogenes, in modo da fornire al clinico una valida alternativa terapeutica contro questo microrganismo

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