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Il voto di "castigo" anti-immigrazione nelle elezioni comunali in Catalogna
Author(s) -
Joaquim M. Molins,
Sergi Pardos-Prado
Publication year - 2006
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
ISSN - 2724-4679
DOI - 10.36253/qoe-12704
Subject(s) - art , humanities
In questo articolo vorremmo tracciare un quadro teorico del tema dell’immigrazione nel contesto dello studio del comportamento elettorale. L’esercizio teorico ci consente di arrivare a formulare l’ipotesi che un alto livello di presenza di immigrati o di segregazione residenziale degli stessi può produrre, in taluni comuni, modelli di «voto di castigo» dettati da attitudini di avversità verso l’immigrazione che penalizzano il partito di governo quale che sia il suo colore. Dopo aver giustificato l’ipotesi, svolgeremo le analisi per verificarla in quattro paragrafi che corrispondono alle quattro forme di «voto di castigo»1 prodotto dal problema dell’immigrazioneche, secondo noi, si sono avute in Catalogna: a) il voto di protesta anti-immigrazione canalizzato da una lista che si è presentata in maniera coordinata in diversi comuni, con uno stile simile a quello di altri partiti xenofobi in Europa; b) il voto di protesta anti-immigrazione canalizzato da una lista radicata in un solo comune; c) il voto di protesta anti-immigrazione che non si canalizza in una lista espressamente xenofoba e monotematica; d) il voto anti-immigrazione in una grande città. L’analisi e la messa a confronto di queste quattro forme di voto di protesta in elezioni locali, voto dovuto ad atteggiamenti verso l’immigrazione, vorrebbe essere un primo passo per comprendere l’effetto di questa issue nella dinamica elettorale. Partendo da qui, analisi successive potranno comprovare se qualcuno di questi modelli si ritroverà in prossime consultazioni e in differenti arene (non solo locali, cioè, ma anche regionali e nazionali) e si sarà esteso a altri paesi.

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