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Ludzkie ciało i nieśmiertelność. Wybrane przykłady z argumentacji Metodego z Olimpu "O zmartwychwstaniu" (De resurrectione II 19-25)
Author(s) -
Mirosław Mejzner
Publication year - 2008
Publication title -
vox patrum
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
eISSN - 2719-3586
pISSN - 0860-9411
DOI - 10.31743/vp.8940
Subject(s) - humanities , art , philosophy
La dimostrazione dell'idoneita della came all'esistenza incorruttibile ed eterna costituisce uno dei cardini della difesa del dogma della risurrezione tradizionalmente inteso. L’obiettivo dell'articolo (II corpo umano e l’immortalita) e di presentare l’argomentazione svolta in favore di essa da Metodio di Olimpo nel De resurrectione II 19-25 (GCS 27, 371-382). L’autore rievoca alcuni esempi presi dal mondo della natura (botanico, zoologico, astronomico), dal campo artistico e dalia storia biblica non solo per ilłustrare la possibile longevita dei corpi nell'esistenza terrena, ma anche per provare che Dio, plasmatore del corpo, ha destinato l’uomo all'immortalita. Applicare il principio dell'onnipotenza divina alla risurrezione della carne non costituisce per Metodio una scappatoia insensata, ma un tentativo di assumere, entro i confini di una razionalita alimentata dai dati della fede cristiana, un elemento che, seppur comprensibile per la ragione, tuttavia la supera.

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