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L’ipotesi sulla progettazione dello spazio della chiesa Djurdjevi Stupovi
Author(s) -
Aleksandra Filipović
Publication year - 2009
Publication title -
starinar
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
eISSN - 2406-0739
pISSN - 0350-0241
DOI - 10.2298/sta0959221f
Subject(s) - humanities , art
(italijanski) Quest’articolo tratta l’analisi del progetto della chiesa monastica dedicata a S. Giorgio (1170/71), situata nei pressi di Novi Pazar, fondazione del gran giuppano Stefan Nemanja. Il metodo dell’ autore richiedeva un cambio dei canoni di lettura di quelli applicati a S. Nicola a Toplica, la fondazione precedente della stessa committenza, per poter comprendere l’organizzazione della pianta di S. Giorgio, progettazione del suo spazio interno, modellazione del suo volume e realizzazione da parte dallo stesso costruttore. Secondo l’autore l’interno della chiesa sia stato congeniato attraverso le due assialità - longitudinale e trasversale configurando una nuova concezione dello spazio, cui contribuisce, anche notevole altezza. La pianta della chiesa presenta una superficie quadrata in cui centro è posizionata l’aula centrale, coperta da cupola. L’aula centrale è il luogo che ammetteva due diverse assialità (per questo volutamente rettangolare in pianta), e aveva perseguito senso della verticalità che ha dato movimento all’intera volumetria centrale offrendo luogo alla terza asse, quella verticale. Le simili misure di queste tre assi (13.8 m, 14.24 m, 14.3 m) hanno fatto pensare all’autore che la genesi progettuale sottostante sia una forma cubica, la cui base sono tre assi avvalorati dalle prospettive conseguenti: una parte dall’ingresso ad ovest toccando il culmine dell’abside centrale; questo asse è tagliato ortogonalmente dal secondo che unisce i due portali laterali; il terzo asse parte dal centro geometrico d’incontro delle prospettive a terra salendo al sommo della cupola. L’analisi ha mostrato anche l’ingresso principale era il luogo delle generatrici visive: una ortogonale (l’ase longitudinale) e due oblique (che si creano lungo i fuochi dell’elisse centrale che immettevano nelle abside laterali)

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