z-logo
open-access-imgOpen Access
VISIONI DELLO STRUTTURALISMO: Barthes, Deleuze, Derrida
Author(s) -
Luciano Ponzio
Publication year - 2020
Publication title -
movimento
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
eISSN - 2359-3296
pISSN - 1518-0344
DOI - 10.22409/mov.v7i12.42410
Subject(s) - humanities , philosophy
Indipendentemente da distinzioni di tipo manualistico tra strutturalismo e post-strutturalismo e dalla determinazione della appartenenza o non appartenenza a ciò che generalmente, soprattutto con riferimento alla Francia, è stato indicato come “strutturalismo”, è particolarmente interessante considerare la posizione che direttamente o indirettamente, più che nei confronti dello strutturalismo, nei confronti di concetti, temi, strumenti e anche termini, solitamente ritenuti “strutturalisti”, hanno assunto tre autori che, pur impiegandoli abitualmente, si sono distinti, anche tra loro, per averne fatto un uso che ha piegato la critica del “soggetto” alla riflessione sulla differenza, sull’alterità, sulla irripetibilità e anche sulla singolarità: Barthes, Deleuze e Derrida. C’è negli autori indicati tanto la consapevolezza dell’impossibilità del ritorno a posizioni che potremmo indicare provvisoriamente e sommariamente come “pre-strutturaliste”, quanto, al tempo stesso, un procedere oltre (anche questo irreversibile), rispetto a ciò che viene etichettato come “strutturalismo”.

The content you want is available to Zendy users.

Already have an account? Click here to sign in.
Having issues? You can contact us here