z-logo
open-access-imgOpen Access
Palam corpore quaestum facere : glossa ad D. 23,2,43 pr. - 3
Author(s) -
Andrzej Sokala
Publication year - 1994
Publication title -
prawo kanoniczne
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
eISSN - 2353-8104
pISSN - 0551-911X
DOI - 10.21697/pk.1994.37.3-4.11
Subject(s) - humanities , art , philosophy
L’articolo presenta le considerazioni sul concetto di prostituzione nel diritto romano. E una glossa a D.23,2,43 pr.-3. dove è stato inserito un frammento del lib. 1 Ad legem Iuliam et Papiam di Ulpianio. Questa fonte rappresenta l’unica definizione giuridica a noi nota di prostituta (mulier quae palam corpore quaestum facit) e di prostituzione nel diritto romano. Per Ulpiano la prostituzione (palam corpore quaestum facere) è l’intrattenere rapporti sessuali ripetuti, palesi e senza scelta del partner, da parte di una donna che agisca in piena consapevolenza, pur se non necessariamente a scopo di lucro (nonostante l’ultimo elemento è stato controverso per gli stessi Romani).

The content you want is available to Zendy users.

Already have an account? Click here to sign in.
Having issues? You can contact us here