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Il Suino Nero delle Alpi – Salvataggio e Allevamento
Author(s) -
K. Kusstatscher,
H. Grunenfelder,
F. Bellagamba,
Roberto Rossi,
V. Capelli,
G. Jaritz
Publication year - 2018
Publication title -
archivos de zootecnia
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
SCImago Journal Rank - 0.232
H-Index - 15
eISSN - 1885-4494
pISSN - 0004-0592
DOI - 10.21071/az.v67isupplement.3575
Subject(s) - humanities , art , geography
Tutte le razze che non hanno rispettato gli standard produttivi sono scomparse. Ciò è accaduto in particolare nell’ambito suinicolo. Fino a poco tempo fa erano tutti convinti della completa perdita di tutte le razze suine alpine autoctone! Ma nel 2013 alcuni membri della Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma hanno trovato, in una fattoria didattica, un ultimo gruppo di maiali Valtellinesi (chiamato anche maiale Grigione). La rete alpina Pro Patrimonio Montano* ne ha continuato l’allevamento e ha trovato, dopo intense ricerche, altri due gruppi residui da includere ed evitarne la consanguineità. Questi tre gruppi, con diversa provenienza, costituiscono oggi il pool genetico che rappresenta tutte le razze suine alpine. Dopo tre anni, ci sono di nuovo 73 animali allevati distribuiti in 27 gruppi di allevamento in tre paesi. Precedentemente il Suino Nero e maculato delle Alpi era diffuse tra le montagne delle regioni centrali e sud-orientali delle Alpi Svizzere a nord-ovest della Slovenia. Eppure non sono ancora disponibili dati scientifici ma gli studi sono attualmente intraprese.

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