
Linguaggio Teologico su Dio incomprensibile e ineffabile
Author(s) -
Leon Siwecki
Publication year - 2022
Publication title -
roczniki teologiczne
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
eISSN - 2543-5973
pISSN - 2353-7272
DOI - 10.18290/rt22692.3
Subject(s) - humanities , philosophy
L’articolo sviluppa alcune riflessioni circa la conoscenza «teologica» di Dio, le sue condizioni di possibilità, la sua natura, i suoi strumenti e i suoi limiti. La conoscenza teologica di Dio è quella che scaturisce dalla sua libera autocomunicazione, ed è dunque distinta, senza esserne separata, dalla conoscenza «naturale». In primo luogo l’articolo presenta il concetto teologico di Mistero poi riflette i limiti e i modelli del linguaggio teologico su Dio; alla fine approfondisce l’idea dell’analogia, come regola cristiana del linguaggio su Dio. La conoscienza cristiana di Dio non è soltanto conoscenza dell’Essere assoluto, ma anche e propriamente dell’Essere personale e interpersonale in dialogo con noi. La conoscenza personale ha certo un momento concettuale, in quanto si tratta di conoscenza propriamente umana, ma anche e soprattutto una profondità a‑concettuale, in quanto si basa sulla simpatia o più profondamente sulla «connaturalità» (connaturalitas, per usare il termine di San Tommaso), che indica un momento di libera scelta (tendenzialmente reciproca), e sulla presenza del «Tu» come realtà della nostra vita. Ogni linguaggio teologico suppone un’esperienza religiosa come incontro personale col Dio della fede, incomprensibile e ineffabile.