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Due pittrici greche nel De mulieribus claris (I): Tamari (it)
Author(s) -
Francisco José Rodríguez Mesa
Publication year - 2018
Publication title -
futhark
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
ISSN - 1886-9300
DOI - 10.12795/futhark.2018.i13.06
Subject(s) - humanities , art
Fra le centosei biografie muliebri che compongono il De mulieribus claris di Giovanni Boccaccio si annovera un certo gruppo di donne che spiccarono per la loro saggezza o per il loro virtuosismo in diverse arti. All’interno di questa categoria, il certaldese narra brevemente il talento di due pittrici che vissero nella Grecia dell’Antichità: Tamari, figlia di Micone (capitolo LVI), e Irene, figlia di Cratino (LIX). Il presente articolo – primo di due studi che prenderanno in analisi le due vite suddette – studia le particolarità del capitolo dedicato a Tamari (LVI) analizzando le fonti utilizzate dall’autore e la struttura della vita, che viene paragonata agli altri modelli presenti nella silloge, sia per quanto riguarda l’estensione, sia rispetto ai motivi per i quali eccelse la protagonista.

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