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ZAIA

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Vengono riferiti i risultati ottenuti in due trienni di osservazione in alcune parcelle sperimentali in\udun ceduo di faggio, già sottoposte a taglio di avviamento a fustaia una trentina di anni fa. L’area\udsperimentale comprende 20 parcelle di 30 x 30 m, di cui 17 sottoposte al taglio e 3 lasciate ad\udevoluzione spontanea. Nel 2006, in occasione del secondo diradamento, si è voluto provare,\udaccanto al tradizionale diradamento basso (B), anche un diradamento libero selettivo (S), per un\udtotale rispettivamente di 9 + 8 ripetizioni. Le 3 aree lasciate ad evoluzione spontanea anche in\udquesto caso non sono state trattate (NT). Vengono monitorati periodicamente in tutte le parcelle i\udparametri dendrometrici del popolamento e lo stato della rinnovazione, sia gamica che agamica.\udGli incrementi correnti attuali di area basimetrica e di volume sono uguali tra le due tesi; nelle aree\udS tuttavia la buona risposta incrementale delle piante candidate spiega il più elevato incremento\udpercentuale. La rinnovazione da seme, presente nelle aree trattate fin dai primi anni dopo\udl’avviamento, è attualmente più abbondante nelle aree S, dove più numerose sono state anche le\udnascite dopo l’ultima pasciona. La densità delle piantine è invece più bassa nelle aree B, pur se di\uddimensioni mediamente maggiori. L’applicazione del diradamento selettivo, in alternativa al\udtradizionale diradamento basso, sembra dunque per ora rispondere bene agli obiettivi: ottenere\udbuoni incrementi legnosi nelle piante candidate e consentire una scalarità temporale del processo\uddi conversione, evitando di mettere contemporaneamente in rinnovazione estese superfici, con\udindubbi vantaggi in termini di tutela del territorio

Free thinning in a Beech coppice in conversion to high forest on The Seven Municipalities Plateau (North-Eastern Italy)