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Introduzione. In lesioni neoplastiche della cervice uterina e di altri distretti, associate all’infezione da Papillomavirus umani (HPV) ad alto rischio oncogeno, l‘espressione della p16, una proteina coinvolta nella regolazione del ciclo cellulare, risulta aumentata. Tale fenomeno è dovuto all’inattivazione funzionale, da parte dell’oncoproteina virale E7, di pRb, che normalmente mantiene bassi i livelli della p16 attraverso un meccanismo di feedback negativo. Metodi. Allo scopo di valutare l’associazione tra HPV, espressione della p16 e grado delle lesioni cervicali, abbiamo messo a punto un saggio di ibridazione in situ con rivelazione fluorescente (FISH) per la ricerca del DNA di HPV, combinato ad una tecnica di immunoistochimica (IHC) per la quantificazione della p16. Per la rivelazione della IHC è stato scelto un substrato chemiluminescente che, oltre a garantire alti livelli di sensibilità e specificità, consente un’acquisizione e una rielaborazione del segnale automatizzate e quindi oggettive. La valutazione quantitativa della p16 prevede uno score nel quale sono considerati sia l’intensità media del segnale positivo sia la percentuale di epitelio in cui si ha sovraespressione della proteina. Il saggio è stato applicato all’analisi di 85 campioni istologici provenienti da biopsie cervicali: 37 lesioni benigne, 20 neoplasie intraepiteliali cervicali di basso grado (CIN1), 28 di alto grado (CIN2-3). Risultati. L’analisi dei campioni ha evidenziato un aumento delle percentuali di positività sia per HPV, sia per p16, passando dalle lesioni benigne (rispettivamente 43.4 e 8.1%), ai CIN1 (60.0 e 75.0%), ai CIN2-3 (85.7 e 96.4%). Dal punto di vista quantitativo, l’espressione della p16 risulta essere significativamente più elevata nelle lesioni di alto grado (score medio 1,23) rispetto alle lesioni di basso grado (score medio 0,64). Discussione. La sovraespressione della p16 risulta avere una specificità maggiore, rispetto alla positività al DNA di HPV, nel riconoscimento delle lesioni neoplastiche HPV-correlate. Inoltre, i dati quantitativi confermano come l’espressione della p16 aumenti con un andamento che segue il grado istologico della lesione cervicale. La tecnica da noi messa a punto si propone quindi come un utile mezzo diagnostico in grado di rilevare in un unico campione la presenza del DNA virale e il livello di espressione di una proteina che ha significato di marker di progressione neoplastica. 163

NUOVO SAGGIO FISH PER LA RICERCA DEL DNA DI HPV COMBINATO AD IHC CHEMILUMINESCENTE PER LA QUANTIFICAZIONE DI P16INK4A IN LESIONI CERVICALI