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La psicopatologia in epoca perinatale: oltre la depressione postpartum
Author(s) -
Greta Petrilli
Publication year - 2021
Publication title -
ricerca psicoanalitica
Language(s) - Italian
Resource type - Journals
eISSN - 2037-7851
pISSN - 1827-4625
DOI - 10.4081/rp.2021.352
Subject(s) - humanities , gynecology , art , medicine
Avere un figlio è sempre stato concepito come una cosa naturale, semplicemente scritta nel percorso di vita di una coppia. Naturale non è sinonimo di facile né ordinario e le diverse possibili complicazioni mediche e psicologiche danno evidenza di quanto dare alla luce un figlio sia invece un evento straordinario. Come tanti eventi della vita, anche la nascita di un figlio può essere un’esperienza accompagnata da sofferenze che non sempre trovano la giusta accoglienza e le risposte cliniche più adeguate. In epoca perinatale la psicopatologia anche grave esiste e si inscrive nella complessità propria dell’esperienza della genitorialità ed è in essa che trova utili chiavi di comprensione. Avere uno sguardo rispettoso della complessità significa cogliere segni e sintomi di disagi che possono essere di diverse sfumature di gravità, aprirsi ai significati più profondi della sofferenza ma anche saper rispondere a bisogni prioritari di ordine medico-psichiatrico. È dovere etico di chi si approccia alla psicologia perinatale avere le conoscenze adeguate per farlo. L’attenzione dei clinici e dei ricercatori in epoca perinatale nel tempo si è focalizzata in modo quasi esclusivo sulla depressione postpartum materna, creando un algoritmo che è andato consolidandosi nel tempo: psicopatologia perinatale = depressione postpartum materna, che di fatto è riduttivo e fuorviante. Obiettivo di questo articolo è esplorare questo paradigma e mettere in luce l’ordinaria e la straordinaria complessità insita nel ‘divenire genitori’.

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